domenica 21 settembre 2008

Il potere sulla mente e non sugli altri

Riconoscere la partecipazione di certi ospiti al marcire delle parti migliori del tuo cervello aiuta a riconoscere quali sono. E' successo poco tempo fa, quando uscendo da un parcheggio strisciai un autobus guidato da una facoltosa arredatrice di 31 anni. Sapevo che prima o poi ci saremmo rivisti. "Ma il tuo stile è comico o tragico?" mi aveva chiesto scendendo i due scalini che la separavano dalla terraferma con aromatica schiettezza. E' successo dopo aver ricominciato a masticare il male cercando, sdilinquito (ma anche "sciropposo" va bene) di esasperare la solitudine, quando denigrando lo specchio e la luce lo girai contro il sole per annientarlo. "Datti una spolverata agli occhi...l'unico posto da centrare oggi è il presente" mi apostrofava Valentina. Aveva ragione,gli spazi da ricoprire erano ancora molti, ed il mio trascorso non era che domato dalla frenesia e dall'impazienza. L'altro piatto della bilancia, fregandosene delle sfumature nel mezzo recitava, in un tono pigro rivolto al passato "per quanto ci sforziamo di allontanarci, io e lei siamo come bavaglio e ciglio". E' facile parcheggiare i ricordi, quanto può essere doloroso tirarli fuori con le pinze. O con il cambio.

venerdì 12 settembre 2008

Near the Obstacle I: ossessione Gaudi

Rotocalchi dentro cui autoimpaginarsi
un cut-up di salse per condire le nostre insalate equatoriali
battelli per cucinare le nostre tempeste
Ho perso il mio giornale di bordo
a furia di accumulare riviste di dattilografia
io non sottovaluterei il modo che abbiamo di guardarci

Il segmento cardine della tua silhouette è guizzante come una S
vorrei partecipare ai tuoi dietro le quinte davanti all'armadio
resterei muto come un pesce, te lo giuro
ti riserverei i miei pensieri più incensurati per tragitti sobbalzanti
fra i chiaroscuri tampone di ispanici-tram
Parc Güell non si cura di nascondere
gli elaborati del più grande arredatore di montagne
gallerie laminate e ponti ricamati evitano
il sedimentarsi sulle nostre retine
come quattro mosche di velluto grigio
conosco tutti i polizieschi di mestiere
aiutano a giostrare i tuoi battiti cardiaci
con il rintoccare delle mie prese orbitali
mentre improvvisi sketches romanzandomi il tuo ultimo, oculato acquisto
e insisti sul tuo passato, non puoi farne a meno
che spesso è un compromesso
con chi ha più voce
ma meno luce
avere paura sulla propria gru
conquistando un'altitudine a pioli
guardare giù è come rifornirsi del passato da un frigorifero vuoto
bramo il capolinea con la diffida che hai custodita in borsa
per..sbarazzarmene?

conosci una persona tipo...te?
sai, per..andare d'accordo

quando il nome non c'è

Senti come urla il mare entrando dall'uscita di servizio in un inferno di scommesse un colosseo nella trachea Declinato a fingere ...